mercoledì 17 ottobre 2018

Il Palio delle Contrade di Vigevano

(il Beato Matteo Carreri)
Nella nostra città, da molti anni ormai, si svolge il "Palio delle Contrade", una manifestazione in occasione della festa del nostro patrono, il Beato Matteo... Ma andiamo con ordine...
Ogni anno nel mese di ottobre, precisamente la seconda domenica, ci festeggia appunto il nostro patrono, perchè 39 anni fa alcuni vigevanesi appassionati di storia, e soprattutto di quella della propria città, hanno pensato di organizzare dei giochi che potessero riprendere quelli che si facevano al tempo di Ludovico il Moro, signore di Vigevano, oltre che di Milano. Il tutto con costumi rinascimentali!!!
Ecco allora che 9 parrocchie cittadine si mobilitarono: ad ogni parrocchia corrispondeva una contrada, cioè una zona, un rione della città, e si fece una corsa con una carriola intorno ad un percorso preciso di alcune vie del centro. Era l'11 ottobre 1981: il successo fu tale che da allora le contrade sono diventate 12, dal 1989 si decise di fare anche una sfilata pre-palio la domenica precedente (cioè la prima di ottobre) e dal 2001 la seconda domenica di maggio si tiene anche il Palio dei Fanciulli, con tanto di ricostruzione storica e giochi con protagonisti noi bambini.
E' una manifestazione davvero bella che attira tantissimi turisti e appassionati di storia locale ed è motivo di orgoglio per noi cittadini!
Io che frequento la parrocchia del Sacro Cuore, abbinata alla contrada di STRATA, già da 3 anni partecipo al Palio e quest'anno hanno sfilato anche i miei genitori...

"La Contrada di Strata, con i colori verde e bianco, reca sullo stemma un palo d'argento in campo verde. Il nome della Contrada significa "strada percorsa", strada di collegamento con località più note, nel nostro caso collegava il borgo di Vigevano alla strada che conduceva a Pavia. Era addossata alla Strada Coperta e compresa tra il Naviglio Sforzesco e la via Riberia. Conserva monumenti prestigiosi: la chiesetta di San Giorgio, costruita con il patronato della famiglia Colli, il palazzo dell'Ambasciatore in via Cairoli e, infine, nell'attuale territorio della Contrada, la cascina San Marco, in una zona ricca di terre fertili e coltivate anche a vigneti e frutta.
Il signore di Contrada era Giovanni de' Gusberti, proprietario terriero, notaio e procuratore, membro del Consiglio dei Dodici Saggi del Comune, fautore della pace con Francesco I Sforza.
Abbinata alle corporazioni dei massari, Strata era regione ricca di terre fertili e coltivate e famose erano le vigne della regione San Marco. Le coltivazioni più diffuse erano grano, marcite per foraggio, ortaggi, avena, luppolo e uva.
La Contrada mostra i lavori dei campi, l’aratura, la semina, la raccolta dei cereali o delle verdure negli orti.
La produzione tipica della Contrada è quella del vino. Viene presentato il "Rosso del Duca", vino bonarda rosso imbottigliato per arricchire le tavole sforzesche.
La Contrada offre inoltre altre specialità culinarie a base di uva, oltre a ricchi piatti di ortaggi tipici del territorio (insalate, verze,ecc.)" (fonte qui)
(Ludovico il Moro e consorte)
 (gli armigeri)
 (le amazzoni a cavallo)
Mi diverto davvero tanto ad immaginare d'essere una dama di quel tempo... 
Spero di farlo ancora anche quando sarò grande!
(Desiree 5^C)

giovedì 11 ottobre 2018

Una maglietta per il Verde Pulito.


Ciao a tutti dalla classe 5^A, vorremmo raccontarvi un fatto inaspettato che ci è accaduto.
Lo scorso anno scolastico abbiamo partecipato al concorso indetto dal Comune di Vigevano , nell'ambito della giornata dedicata al “Verde Pulito”, che prevedeva di creare uno slogan da scrivere su una maglietta. La nostra classe ha pensato: “ I rifiuti si moltiplicano…dividiamoli”, abbiamo poi disegnato dei contenitori  per il vetro, la carta, l’umido,….ritagliati, li abbiamo incollati sulla maglietta.
Bene , nel mese di maggio siamo stati premiati nell'Aula Consiliare del Comune alla presenza di varie autorità cittadine nella categoria “magliette” con vari gadgets e risme di carta per fotocopie. 
Inaspettata, invece, ( le nostre insegnanti non ce lo avevano detto ) è stata la premiazione al plesso Ricci avvenuta prima delle vacanze  natalizie. Sono nuovamente arrivate delle autorità cittadine : l’assessore Pigola, l’assessore Moreschi, il Sindaco Sala e l’Amministratore Delegato ASM-ISA  dott. Tognon. Noi alunni non capivamo perché dovessimo andare in atrio a cantare l’Inno della scuola ed un’altra canzoncina che parlava della natura quando,…. il signor  Tognon ci ha comunicato che la nostra maglietta vincitrice del concorso “Verde Pulito” era stata riprodotta con stampa digitale  e che ciascuno di noi ne avrebbe ricevuta una.
P.S.: una maglietta l’abbiamo inviata al nostro nuovo Preside dott. Camola; magari la indosserà in qualche momento di svago.
(Elisa, Alberto e Tommaso 5^A)

martedì 2 ottobre 2018

Fiona May


Nasce nel Regno Unito il 12 dicembre 1969 da genitori giamaicani.
Diventa cittadina italiana dopo il matrimonio con il suo allenatore.
E’ l’atleta italiana che più volte è salita sul podio ai campionati del mondo di atletica leggera nella specialità salto in lungo vincendo due ori, un argento e un bronzo.
Vince due volte l’argento alle Olimpiadi. Ai successi sportivi si sommano importanti riconoscimenti pubblici: nel 2000 viene nominata Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana dal Presidente Ciampi.
Nel 2014 viene nominata dalla FIGC (Federazione Italiana Gioco Calcio) consigliere per l’integrazione e le politiche contro le discriminazioni razziali.
E’ laureata in materie economiche e vive vicino a Firenze.
E’ mamma di Larissa, stella nascente dell’atletica, e di Anastasia. Una volta conclusa la carriera sportiva si è dedicata al mondo dello spettacolo.

Il racconto della sua vita e, in particolare, l’episodio di una delle sue prime sconfitte sportive hanno suscitato in noi grande ammirazione.
Di Fiona ci ha colpito particolarmente la sua determinazione perché con attenzione ha seguito i consigli del suo allenatore.
Si è arrabbiata, inizialmente e molto, proprio come capita a noi quando non riusciamo bene in qualcosa.
Questo racconto infatti ci ha insegnato anche che non bisogna mai arrendersi nelle difficoltà, ma insistere avendo fiducia in noi stessi.

 (Angelica, Chiara e Simone della VB)