giovedì 15 novembre 2018

Giocare a calcio insegna a stare insieme.



Nei momenti liberi che abbiamo a scuola parliamo della nostra passione: il calcio.
Ci ritroviamo nel cortile a scambiare figurine, a parlare delle squadre del cuore e ad organizzare partite di calcio con gli altri compagni della 5B e 5A.
È un momento dove tutti possono giocare anche se non sempre andiamo d’accordo!
Sicuramente dobbiamo migliorare il nostro comportamento nel gioco ma soprattutto, in queste occasioni, impariamo a vivere insieme agli altri, perché se il calcio è un gioco di squadra, in una squadra si deve andare d' accordo per poter fare goal !!!

Un saluto dal nostro gruppo: Luis, Abdalla, Diego e Silvio della 5C.

martedì 13 novembre 2018

Una brutta avventura

Qualche settimana fa, andando a scuola, una macchina ha investito me e le mie sorelline...
Latasha era nel passeggino e non si è fatta nulla; io mi sono sbucciata un pochino la gamba destra e zoppicavo, ma Laurelynn si è fatta molto male, perchè si è rotta una gamba.
Sono arrivati i carabinieri, due ambulanze e i vigili del fuoco a bloccare la strada.
Siccome è accaduto a pochi metri dalla scuola dell'infanzia dove vanno le mie sorelline, le maestre ci hanno fatto entrare e ci hanno offerto tè caldo e biscotti per calmarci, mentre la prima ambulanza portava via mia sorella Laurelynn d'urgenza a Pavia. 
La seconda ambulanza poi ci ha portate in ospedale qui a Vigevano: ci hanno visitate e ci hanno detto di restare a casa tranquille per una settimana.
Quando son tornata a scuola qualche giorno dopo, le maestre mi hanno abbracciata forte forte e ho trovato delle bellissime sorprese da parte dei miei compagni: su alcuni fogli avevano scritto le loro firme, augurandomi di tornare al più presto; Desi mi aveva fatto un bellissimo disegno con un arcobaleno ed Emma, Asmaa e Bea mi avevano preparato un biglietto con scritto TI VOGLIAMO BENE! E Rebecca (che abita abbastanza vicino a me) in quei giorni mi ha fatto visita, portandoci dei cioccolatini!
Per fortuna è finito tutto bene... Anche se lo spavento è stato grande, è stato bello vedere che i miei amici mi sono sempre vicini!
Grazie a tutti!!!
(Sandra 5^C)

giovedì 8 novembre 2018

Un albero per amico.


 
Abbiamo conosciuto questo albero in terza (mentre pianificavamo di conquistare la scuola).
Non avevamo voglia di giocare a nascondino e siamo andate dietro la scuola. Stavamo parlando delle piante e abbiamo visto un albero particolarmente bello, ma con il  muschio tutto secco, così siamo andate a prendere dell’acqua e lo abbiamo annaffiato. Dopo qualche giorno il suo muschio era perfetto e dato che ci eravamo affezionate a lui e ogni giorno andavamo a vedere come stava, decidemmo di dargli un nome: Radice Radichetta.
Promettemmo solennemente che ce ne saremmo prese cura noi. Un giorno, mentre stavamo andando da Radice, notammo che gli mancava qualche pezzo di corteccia, così chiedemmo ad una nostra amica se aveva visto qualcuno strapparla: lei ci rispose di sì, ma che non aveva visto bene chi era stato.
Così decidemmo di tenere sotto controllo Radice e fare un’imboscata al responsabile della malefatta (tutto per il nostro amico albero😊).
Il cattivo però non si fece vedere e il nostro povero Radice stava peggiorando
Dovevamo assolutamente scoprire chi era stato!
Il giorno dopo scoprimmo che ad aver strappato la corteccia era stato un bambino di seconda con un bastone, gli chiedemmo perché l’avesse fatto e il bambino rispose dicendo che non lo aveva fatto apposta e che stava solo cercando di rimetterlo apposto. Noi lo perdonammo, ma ad una condizione: non doveva mai più staccare la corteccia ad un albero.
In quarta, invece trovammo una vespa a fianco ad un pino così prendemmo un bastoncino, da terra, la prendemmo e la portammo da Radice, dato che era inverno la vespa era tutta infreddolita e tremava, così la mettemmo sul muschio dell’albero. Alle 16:30 andammo a vedere come stava ma la vespa non si muoveva.
Comunque tornando a Radice vi descriviamo come è fatto: è ALTO, è ricoperto da un muschio bellissimo e quasi sempre ha delle strisce di bava di lumaca e ha delle radici enormi, dove noi ci camminiamo.
 Quando andiamo a trovare Radice dobbiamo stare in guardia, perché di solito il resto della classe rientra e noi siamo ancora fuori a giocare, quindi in questi giorni non stiamo molto tempo insieme al  nostro albero, ma giochiamo intorno alla scuola (però lo salutiamo). 
Stare con Radice ci fa stare bene: siamo felici😊, ci sentiamo protette e ci fa sentire ascoltate 😊

(Nina e Ceciotta della 5C)